The Cathedral in the Desert
The Cathedral
in the Desert
The Cathedral in the Desert
Francesco Di Rosa
Il titolo di uno dei brani di Ezio Bosso diviene la suggestione che lega tra loro i brani nel programma di questo concerto per quartetto d’archi e oboe solista, The Cathedral in the Desert. Metafora da sempre di qualcosa di inutile, di qualcosa di sbagliato rispetto a quanto è giusto e razionale per l’uomo, l’immagine di una cattedrale nel deserto è forse una delle più affascinanti che si possano pensare: un’architettura bellissima in un luogo del tutto insolito che non sarebbe deputato ad ospitarla.
Una cattedrale nel deserto allora può essere un quartetto d’archi che suona nel mezzo di un pioppeto, facendo risuonare la propria musica tra filari di alberi che corrono verso l’infinito. Può essere l’Adagio e fuga in do minore K 546 di Mozart nel quale, per una fascinazione che trascende i gusti musicali e le mode, una forma severa come quella della fuga barocca del Seicento viene portata nel pieno della musica del Settecento. Può essere il Quartetto in fa maggiore K 370 per oboe e trio d’archi nel quale, ancora Mozart in anticipo su tutto, porta nel Settecento un pezzo di Novecento, sperimentando uno dei primissimi casi di poliritmia strumentale (formula che sarebbe stata utilizzata ampiamente nel corso del ventesimo secolo) con gli archi che procedono in 6/8 mentre l’oboe muove il suo fraseggio sul ritmo binario. Può essere infine il Quartetto n. 2 di Philip Glass, nel suo ispirarsi alla novella di Samuel Becket The Company, nella quale il “sé”, l’anima dell’uomo, non trova spiegazione del proprio stare in un corpo, proprio come non trova spiegazione una cattedrale nello stare in un deserto.
Francesco Di Rosa
Considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, attualmente è primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e titolare della cattedra di oboe alla Scuola Universitaria di Musica della Svizzera italiana a Lugano.
Ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue, dal 1994 al 2008 è stato primo oboe dell’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Barenboim.
Secondo premio al concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988” ha suonato nelle sale da concerto più prestigiose del mondo ed è stato diretto dai più celebri direttori d’orchestra: Abbado, Giulini, Chailly, Gatti, Boulez, Sawallisch, Pretre, Maazel, Muti, Metha, Gergiev ,Chung, Petrenko e Blomstedt.
Unico oboista italiano a suonare come primo oboe con i Berliner Philharmoniker, è stato invitato sempre come primo oboe dalla Bayerischer Rundfunk Orchester, dalla Mahler Chamber, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, l’Orchestre National de France e l’Orchestre de la Suisse Romande.
Ha tenuto master classes alla Guildhall Scholl di Londra, Royal College di Machester, alla Stanford University, alla Toho Graduated School di Tokyo, al Conservatorio di Valencia, all’Università di Stoccarda, al Central Conservatory di Pechino, al China Conservatory of Music di Pechino, all’Accademia Paderwsky di Poznan, all’Università di Bogotá, al Conservatorio di Città del Messico, all’Oboe Fest di Belgrado e nei principali conservatori italiani.
Ha inciso per Emi, Decca, Thymallus, Bongiovanni, Preiser Records, Tactus, Dad Records, Aulia, Brilliant e la rivista Amadeus. È stato Vice Presidente della Filarmonica della Scala.
È Direttore Artistico degli Amici della Musica di Montegranaro, Presidente dell’associazione Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra.
Insegna oboe ai corsi dell’Accademia di Santa Cecilia e al corso di Alta Formazione Solo Music dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Nel giugno 2004 al Palazzo del Campidoglio di Roma, il Centro Studi Marche gli ha conferito il premio Marchigiano dell’anno 2004 e sempre nello stesso anno Montegranaro, sua città natale, l’ha proclamato cittadino onorario.
Nel giugno 2021 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella. Artista Buffet & Crampon suona un oboe Buffet modello Légende Hybrid.
Buxus String Quartet
Il Buxus String Quartet nasce in seno all’orchestra Buxus Consort Strings, dal proposito di sviluppare ensemble cameristici formati dai musicisti che hanno lavorato con Ezio Bosso, a partire dall’orchestra del festival.
QUANDO
domenica 10 settembre 2023
ore 11.00
DOVE
Pioppeto Guarienti
Clicca qui per la posizione
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart
Adagio e fuga in do minore K 546 per quartetto d’archi
Quartetto in fa maggiore K 370 per oboe e trio d’archi
Allegro
Adagio
Rondeau. Allegro
Ezio Bosso
Help, The Cathedral in the Desert per oboe e trio d’archi
Philip Glass
Quartetto per archi n. 2, Company
I. ♩ = 96
II. ♩ = 160
III. ♩ = 96
IV. ♩ = 160
INTERPRETI
oboe solista Francesco Di Rosa
violino Gabrielle Shek
violino Anna Kuk
viola Armando Barilli
violoncello Relja Lukic
BIGLIETTI
settore unico
intero > 15 euro
ridotto under 30 > 11 euro
ridotto under 14 > 6 euro
LOCATION DEL CONCERTO
Pioppeto Guarienti, golena del Po
The Cathedral in the Desert
Francesco Di Rosa
Buxus String Quartet
Concerto nel pioppeto
Quando
domenica 10 settembre 2023 ore 11.00
Dove
Pioppeto Guarienti
Clicca qui per la posizione
Biglietti, programma, interpreti
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Il titolo di uno dei brani di Ezio Bosso diviene la suggestione che lega tra loro i brani nel programma di questo concerto per quartetto d’archi e oboe solista, The Cathedral in the Desert. Metafora da sempre di qualcosa di inutile, di qualcosa di sbagliato rispetto a quanto è giusto e razionale per l’uomo, l’immagine di una cattedrale nel deserto è forse una delle più affascinanti che si possano pensare: un’architettura bellissima in un luogo del tutto insolito che non sarebbe deputato ad ospitarla.
Una cattedrale nel deserto allora può essere un quartetto d’archi che suona nel mezzo di un pioppeto, facendo risuonare la propria musica tra filari di alberi che corrono verso l’infinito. Può essere l’Adagio e fuga in do minore K 546 di Mozart nel quale, per una fascinazione che trascende i gusti musicali e le mode, una forma severa come quella della fuga barocca del Seicento viene portata nel pieno della musica del Settecento. Può essere il Quartetto in fa maggiore K 370 per oboe e trio d’archi nel quale, ancora Mozart in anticipo su tutto, porta nel Settecento un pezzo di Novecento, sperimentando uno dei primissimi casi di poliritmia strumentale (formula che sarebbe stata utilizzata ampiamente nel corso del ventesimo secolo) con gli archi che procedono in 6/8 mentre l’oboe muove il suo fraseggio sul ritmo binario. Può essere infine il Quartetto n. 2 di Philip Glass, nel suo ispirarsi alla novella di Samuel Becket The Company, nella quale il “sé”, l’anima dell’uomo, non trova spiegazione del proprio stare in un corpo, proprio come non trova spiegazione una cattedrale nello stare in un deserto.
Francesco Di Rosa
Considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, attualmente è primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e titolare della cattedra di oboe alla Scuola Universitaria di Musica della Svizzera italiana a Lugano.
Ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue, dal 1994 al 2008 è stato primo oboe dell’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Barenboim.
Secondo premio al concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988” ha suonato nelle sale da concerto più prestigiose del mondo ed è stato diretto dai più celebri direttori d’orchestra: Abbado, Giulini, Chailly, Gatti, Boulez, Sawallisch, Pretre, Maazel, Muti, Metha, Gergiev ,Chung, Petrenko e Blomstedt.
Unico oboista italiano a suonare come primo oboe con i Berliner Philharmoniker, è stato invitato sempre come primo oboe dalla Bayerischer Rundfunk Orchester, dalla Mahler Chamber, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, l’Orchestre National de France e l’Orchestre de la Suisse Romande.
Ha tenuto master classes alla Guildhall Scholl di Londra, Royal College di Machester, alla Stanford University, alla Toho Graduated School di Tokyo, al Conservatorio di Valencia, all’Università di Stoccarda, al Central Conservatory di Pechino, al China Conservatory of Music di Pechino, all’Accademia Paderwsky di Poznan, all’Università di Bogotá, al Conservatorio di Città del Messico, all’Oboe Fest di Belgrado e nei principali conservatori italiani.
Ha inciso per Emi, Decca, Thymallus, Bongiovanni, Preiser Records, Tactus, Dad Records, Aulia, Brilliant e la rivista Amadeus. È stato Vice Presidente della Filarmonica della Scala.
È Direttore Artistico degli Amici della Musica di Montegranaro, Presidente dell’associazione Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra.
Insegna oboe ai corsi dell’Accademia di Santa Cecilia e al corso di Alta Formazione Solo Music dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Nel giugno 2004 al Palazzo del Campidoglio di Roma, il Centro Studi Marche gli ha conferito il premio Marchigiano dell’anno 2004 e sempre nello stesso anno Montegranaro, sua città natale, l’ha proclamato cittadino onorario.
Nel giugno 2021 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella. Artista Buffet & Crampon suona un oboe Buffet modello Légende Hybrid.
Buxus String Quartet
Il Buxus String Quartet nasce in seno all’orchestra Buxus Consort Strings, dal proposito di sviluppare ensemble cameristici formati dai musicisti che hanno lavorato con Ezio Bosso, a partire dall’orchestra del festival.
LOCATION DEL CONCERTO
Pioppeto Guarienti, golena del Po
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart
Adagio e fuga in do minore K 546 per quartetto d’archi
Quartetto in fa maggiore K 370 per oboe e trio d’archi
Allegro
Adagio
Rondeau. Allegro
Ezio Bosso
Help, The Cathedral in the Desert per oboe e trio d’archi
Philip Glass
Quartetto per archi n. 2, Company
I. ♩ = 96
II. ♩ = 160
III. ♩ = 96
IV. ♩ = 160
INTERPRETI
oboe solista Francesco Di Rosa
violino Gabrielle Shek
violino Anna Kuk
viola Armando Barilli
violoncello Relja Lukic
BIGLIETTI
settore unico
intero > 15 euro
ridotto under 30 > 11 euro
ridotto under 14 > 6 euro
Tutti i concerti
Hidden Pains
Francesco Di Rosa
Buxus Consort Strings
venerdì 8/9 – ore 21.00
Teatro Sociale Gualtieri
The Cathedral in the Desert
Francesco Di Rosa
Buxus String Quartet
domenica 10/9 – ore 11.00
Pioppeto Guarienti
BUXUS CONSORT FESTIVAL - TERZA EDIZIONE 2023