L’idea di un festival dedicato al Maestro Ezio Bosso, per noi tutti più semplicemente Ezio, nasce dall’esigenza di dare voce e continuità ad un lavoro che si è bruscamente interrotto, ma che ha lasciato un’importante eredità: il lavoro originale ed innovativo dedicato alla divulgazione della “musica libera”, perseguito attraverso il particolare approccio al repertorio classico, che era di Ezio. Un lavoro, possiamo aggiungere, che Ezio ha portato avanti con passione e dedizione, soprattutto negli ultimi anni della sua carriera.
Il Festival intende svilupparsi come evento annuale a partire dal 2021, nei giorni attorno al 13 settembre, il giorno del “compleanno” di Ezio. In primo piano, ogni anno, ci saranno naturalmente le composizioni di Ezio, che nella prima edizione verranno presentate nell’arco di cinque concerti in tre giorni. Composizioni rappresentative dei principali temi che lo hanno ispirato: il balletto, il cinema, il quartetto d’archi, per finire con i lavori sinfonici.
Ezio costruiva i programmi per i concerti affiancando alla sua musica brani del repertorio tradizionale scelti fra gli autori da lui più amati. Nella costruzione dei programmi dei concerti del festival seguiremo lo stesso principio guida: alle composizioni di Ezio si affiancheranno autori come Bach, Čajkovskij e quello che Ezio considerava il suo “papà” musicale, Beethoven.
In questo viaggio, quale ulteriore occasione di ascolto e riflessione, verranno presentate anche opere di autori contemporanei affini stilisticamente all’estetica di Ezio, e simili nel percorso musicale compiuto: Philip Glass su tutti, ma anche Michael Nyman, Terry Riley e Arvo Pärt, solo per fare alcuni esempi.